Signoraggio: la piaga delle piaghe

banconota_slogan02.jpg

E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.
(Henry Ford)

Ai più il termine Signoraggio Bancario risulterà ignoto. A prima vista, questo termine appare innocuo pur essendo, in realtà, la fonte d’ogni nostro guaio economico e finanziario e, soprattutto, del famigerato Debito Pubblico.

Si definisce, in realtà, il diritto di signoraggio il potere del signore di emettere moneta con un valore nominale ampiamente superiore a quello intrinseco e quindi di ricavare un lucro dalla sovranità sulla moneta.

Questo potere, oggi, lo possiede di fatto una banca privata, perché anche la Banca d’Italia, (vera e propria banca privata, Bankitalia S.p.A.), la Banca Centrale Europea, o qualsivoglia banca centrale, sono tutte banche private, per cui il signoraggio è garantito dalla sovranità monetaria assoluta che i banchieri internazionali detengono inspiegabilmente e che permette loro di mantenere in toto il potere economico mondiale.

Ma allora:

1) chi è il proprietario della moneta al momento dell’emissione?
2) chi è il vero creditore finale del nostro Debito Pubblico?

La risposta è una sola:

le BANCHE CENTRALI, smascherate e riconosciute quali società a capitale privato.

A questo proposito ecco l’elenco dei soci della BCE:

  • Banca Nazionale del Belgio (2,83%);
  • Banca Centrale del Lussemburgo (0,17%);
  • Banca Nazionale della Danimarca (1,72%);
  • Banca d’Olanda (4,43%);
  • Banca Nazionale della Germania (23,40%);
  • Banca nazionale d’Austria (2,30%);
  • Banca della Grecia (2,16%);
  • Banca del Portogallo (2,01%);
  • Banca della Spagna (8,78%);
  • Banca di Finlandia (1,43%);
  • Banca della Francia (16,52%);
  • Banca Centrale di Svezia (2,66%);
  • Banca Centrale d’Irlanda (1,03%);
  • Banca d’Inghilterra (pur non adottando l’euro) (15,98%);
  • Banca d’Italia (14,57)

Per maggiore chiarezza, ricordo che Unicredit-Capitalia e Intesa-San Paolo, insieme, posseggono circa il 60% di Bankitalia S.p.A e che tra tali soci figura anche l’INPS con il 5%. (elenco completo soci Bankitalia)

Il denaro, emesso e “creato” dal nulla da parte della banche centrali d’emissione, non coperto da alcun bene reale se non dal lavoro di chi lo riconosce e lo acceta, viene concesso in prestito agli Stati Nazionali con un tasso d’interesse a scelta insindacabile dei banchieri e nella quantità che a loro aggrada maggiormente.

L’importo del prestito, calcolato sul valore nominale (valore facciale) e non sul valore intrinseco, genera speculazione; gli Stati Nazionali piuttosto che dichiarare la moneta di proprietà del cittadino sin dal momento dell’emissione, producendola autonomamente e dunque facendola circolare al fine di generare il credito necessario a soddisfare le possibilità di spesa del Governo per lo sviluppo del Paese, in modo da garantire il potere d’acquisto del popolo, cedono a favore e nell’esclusivo interesse dei banchieri centrali privati la sovranità monetaria d’interesse nazionale, spettante costituzionalmente ai cittadini.

I Governi che si susseguono sono costretti, così, a spremere denari dai propri cittadini, utilizzando l’imposizione fiscale, la tassazione, da destinare principalmente al pagamento degli interessi ingenerati da un “debito pubblico” fittizio e inestinguibile, il quale scaturisce proprio dall’uso della moneta-debito.

I servizi, le spese sociali, ed i finanziamenti pubblici vengono tagliati di anno in anno, per contro, le tasse che dovrebbero garantire il mantenimento dello stato sociale crescono in continuazione.

Gli Stati Nazionali, non potendo emettere moneta, si indebitano, accrescendo il debito pubblico. Insomma: la grande truffa continua, la piaga dilaga ed è sempre più purulenta.

Come ribellarsi a questa schiavitù?

Una soluzione sarebbe l’attuazione di una riforma monetaria per restituire la proprietà del denaro al Popolo (sovrano), rimuovendola dall’indebita sovranità delle banche centrali.

Il debito pubblico verrebbe immediatamente azzerato, le tasse scenderebbero sotto il 20%, si creerebbe un reddito di cittadinanza, si rilancerebbe immediatamente l’economia e l’occupazione, si genererebbe rapidamente autentico benessere sociale e finanziario per tutti. Queste sono le previsioni degli studiosi e dei ricercatori che si occupano da molti anni di questo problema.

Chi ha compreso le problematiche monetarie ed il signoraggio sa benissimo che la libertà d’un popolo dipende dalla sua sovranità monetaria; se per emettere moneta deve indebitarsi allora sarà legato anima e corpo al creditore senza possibilità d’appello.

“Essenzialmente, l’attuale creazione di denaro ex nihilo operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. In concreto, i risultati sono gli stessi. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto”
(M. Allais, premio Nobel per l’economia 1988)

Questo è un riassunto di un articolo più approfondito che potete trovare qui

~ di giblino su 4 gennaio 2008.

Lascia un commento